Ad accompagnare i fiumi di birra che scorreranno al Critical Beer non potevano mancare dei favolosi stand del cibo, presso i quali potrete rifocillarvi. Anche quest’anno il Critical sarà completamente vegetariano! Curiosi di sapere perché? Continuate a leggere sotto!
In questa edizione potrete mangiare da:
🍝 Locanda dell’Orsiera – cucina romana
🍝 La cucineria di Marcello – cucina con prodotti dell’azienda agricola Agridelta
🍝 M’arrabbio – Cucina vegana poco italiana
🍝 Fabrica – gnoccho fritto
Perché il Critical Beer sarà vegetariano?
🌱 Per l’ambiente: Secondo l’IPCC, la produzione di carne è responsabile da sola del 18% delle emissioni di gas serra, più del settore dei trasporti. L’allevamento è anche fra le prime cause di disboscamento globale: la Yale School of Forestry & Environmental Studies sostiene che l’80% della distruzione della foresta amazzonica deriva dalla creazione di pascoli o campi coltivati destinati alla produzione di mangime per gli animali degli allevamenti intensivi. Si stima che per la produzione di carne si usi un terzo della produzione alimentare globale e che l’86% di tutta l’acqua usata nel mondo sia impiegata nell’agricoltura: secondo l’Ecological Indicators, di tutta quest’acqua 1/3 è destinata alla produzione di derivati animali. La produzione di carne e derivati richiede un’enorme quantità di mangime e lo smaltimento di tonnellate di deiezioni di animali, l’impronta idrica di qualsiasi prodotto animale è quindi maggiore rispetto a un prodotto coltivato con lo stesso valore nutrizionale.
🐄 Per gli animali: nel sistema degli allevamenti intensivi gli animali non sono altro che il prodotto di un ciclo produttivo ingiusto e crudele. Per evitare che si feriscano tra di loro, vengono sistematicamente mutilati. Vengono tagliati becchi, corna e code e i maiali castrati senza anestesia per evitare i cattivi odori delle carni. Gli animali sono rinchiusi in minuscole gabbie di ferro, dove vengono privati di ogni diritto: non hanno aria fresca, spazio e riposo a sufficienza, vivendo senza la possibilità di assecondare la propria natura. Quanta sofferenza siamo disposti a tollerare nel soddisfare le nostre scelte alimentari?
📈Per la salute: Fonti autorevoli come l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Academy of Nutrition and Dietetics sostengono che il consumo eccessivo di carni rosse, specialmente quelle lavorate come i salumi, aumenta il rischio di sviluppare alcuni tumori in modo proporzionale alla quantità e alla frequenza dei consumi. La fondazione AIRC per la ricerca sul cancro afferma che gli individui che seguono una dieta a base prevalentemente vegetale e ben bilanciata hanno un minor rischio di sviluppare patologie come infarto, diabete, obesità, problemi cardiovascolari e tumori, soprattutto per quelli dell’apparato gastro-intestinale ma anche per alcuni tumori dipendenti dagli ormoni.
Siamo convinti che una riduzione del consumo di carne e di derivati animali sia una scelta responsabile ecologicamente e politicamente. Per questi motivi abbiamo chiesto a coloro che porteranno i banchetti alimentati al Critical Beer di proporre un menù interamente vegetariano, per dimostrare che è possibile fare questa scelta senza rinunciare al piacere del gusto.
Fonti:
[1] https://www.greenpeace.org/italy/rapporto/12417/foraggiare-la-crisi-in-che-modo-la-zootecnia-europea-alimenta-lemergenza-climatica/
[2] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27886704/
[3] https://www.corriere.it/salute/nutrizione/13_giugno_26/sistema-alimentare-globale_b27e6c48-de48-11e2-9903-199918134868.shtml